Cosa ci aspetta? Una distopia Covid e Verde, un nuovo Medioevo totalitario!

Come i governanti del mondo stanno lavorando e organizzandosi alle nostre spalle per costruire un nuovo sistema, annullare le nostre libertà, impossessarsi della natura e trascinare la maggior parte di noi in una povertà quasi assoluta.

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Di Katia Novella Miller

REPORTAGE DI APPROFONDIMENTO / Lettura lunga. Voglio iniziare questo reportage premettendo che la questione qui non è se il riscaldamento globale è vero o falso, ma piuttosto si concentra sulle politiche che le istituzioni stanno attuando per costringere gli esseri umani in un nuovo ordine mondiale totalitario e distopico. Una spaventosa rivoluzione dall’alto di cui la maggior parte di noi non è consapevole, che dovrebbe farci inorridire e indignare e contro la quale tutti dobbiamo agire con fermezza. Non c’è tempo da perdere, non è uno scherzo. La nostra situazione richiede un’opposizione e un’azione immediate, come capirete leggendo queso articolo.

Nel 2019, UK Fires ha pubblicato un rapporto chiamato Zero Assoluto (Absolute Zero), prodotto da una collaborazione tra le università di Cambridge, Oxford, Nottingham, Bath e l’Imperial College di Londra. Un piano per ridurre drasticamente le emissioni a zero entro il 2050 in Gran Bretagna. Ma anche se il suo obiettivo dichiarato è solo il Regno Unito, in realtà possiamo ben considerarlo un piano per il mondo intero come ha sottolineato James Corbett di Corbett Report. Come mostra la storia dei pericoli posti alla salute umana dall’eccessivo consumo di zucchero, solo per citare un caso che riguarda tutti noi, le università non sono attori sociali e culturali neutrali, ma cooperano con interessi governativi e potenti capitali economici. Non sorprende quindi se, a causa della fama delle università di Cambridge e Oxford e del loro elevato status sociale tra le istituzioni universitarie di tutto il mondo, questo rapporto presumibilmente realizzato solo per la Gran Bretagna può essere considerato un piano generale che sarà implementato in tutto il mondo. Ciò non significa che tutti i governanti del mondo cercheranno di attuare questi cambiamenti sociali strutturali contemporaneamente, né che tutti i punti descritti in questo rapporto saranno interamente condivisi da tutti i paesi, poiché le realtà sociali ed economiche differiscono in modo significativo, né che non introdurranno piccoli cambiamenti. Tuttavia può essere considerato il piano generale che indica il percorso da seguire. Ora vediamo cosa contempla Zero Assoluto.

Zero Assoluto è suddiviso in due fasi, la prima da raggiungere nel 2030, la seconda e ultima nel 2050.

Parla delle nostre vite, del nostro tempo libero, dei settori dell’edilizia e dell’energia, come il riscaldamento, l’elettricità e l’edilizia abitativa, del settore alimentare e l’agricoltura, dei trasporti, la viabilità, i viaggi, il turismo, l’educazione e la preparazione degli studenti; suggerisce come condurre la propaganda, come dovrebbe procedere il governo e molto altro.

Scritto nel 2019, prevede, tra le altre cose, la fine dei viaggi turistici, la riduzione dei consumi energetici, l’elettrificazione degli impianti di riscaldamento e in generale delle caldaie con energia verde, la cessazione del consumo di carne di bovino e di agnello, l’acquisto di piccole auto elettriche entro il 2050, che i nostri spostamenti siano principalmente in treno, la ristrutturazione e efficentamento delle nostre case, la riduzione del nostro consumo di energia del 40, 60%. Prevede anche di ridurre i nostri spostamenti, lo smantellamento di molti settori economici, l’aumento dei prezzi degli alloggi e l’impoverimento della popolazione. Politiche statali ed economiche preimpostate che stanno già incidendo negativamente sulla vita di molti di noi in Occidente e nel mondo.

Qui presenterò una sintesi dei punti più rilevanti in modo che possiate trarre personalmente le vostre conclusioni (ma se siete in grando di leggere in inglese, vi consiglio anche di leggere il testo originale).

Nella prima parte di questo rapporto vedrete i miei commenti tra parentesi quadrate.


Indice

PRIMA PARTE: Zero Assoluto, il piano generale

SECONDA PARTE: Le loro tecnologie eco-sostenibili sono davvero verdi? Un grande inganno?

TERZA PARTE: Cosa c’è davvero dietro la loro rivoluzione verde? Il passaporto Covid e l’ appropriazione della natura e della vita stessa.


PRIMA PARTE

Zero Assoluto, il piano generale

Viaggiare: dicono che “l’impatto del trasporto umano dipende da quanto lontano viaggiamo e come lo facciamo. Il modo più efficiente per viaggiare è con il massimo numero di persone in un piccolo veicolo e riducendo il nostro chilometraggio annuale totale”. Per raggiungere questo obiettivo suggeriscono:

1 – Smettere di usare il trasporto aereo – [Ci si può chiedere se tutti questi passaporti digitali covid siano pensati anche per raggiungere questo obiettivo, che ovviamente non toccherà i più ricchi e potenti in quanto loro potranno e continueranno a volare sui loro aerei privati].

2 – Prendere il treno e non l’auto quando possibile.

3 – Viaggiare al massimo della capienza o usare un mezzo più piccolo.

4 – Scegliere un’auto elettrica la prossima volta che ne acquistiamo una.

5 – Fare pressione e influenzare per potenziare il trasporto ferroviario, smettere di costruire nuove strade e ridurre gli scali aeroportuali.

Su questo tema, Zero Assoluto sottolinea che “senza volare, ci sarà una crescita del trasporto ferroviario interno e del tempo libero nella zona in cui si vive”. [Inoltre suggerisce che viaggiare può essere sostituito per esempio dal turismo virtuale, benvenuti nel futuro!]

Dal 2030 “tutti gli aeroporti del Regno Unito, tranne Heathrow, Glasgow e Belfast, verranno sostituiti da collegamenti ferroviari”. [Questo significa che vogliono chiudere la maggior parte degli aeroporti!!!]

Trasporto aereo: “non ci sono opzioni per voli a emissioni zero, quindi il settore deve affrontare una rapida contrazione”. [Vogliono vietare di volare, quindi non potremo più viaggiare!!!]

Riscaldamento ed elettrodomestici:

1 – Accendere il riscaldamento per meno tempo, se possibile, riscaldando gli ambienti solo se ci sono persone presenti, efficentando serramenti e isolamento termico.

2 – Indossare abiti più caldi in inverno – [È interessante notare che di recente, di fronte all’aumento insostenibile del prezzo dell’energia nel Regno Unito e nel resto d’Europa, una società energetica britannica ha inviato persino un paio di calzini ai propri clienti invitandoli a indossare abiti più caldi e ad abbassare il riscaldamento scatenando l’indignazione pubblica; mentre un’altra azienda ha invitato i suoi clienti a coccolare i propri animali domestici per tenersi al caldo, non è uno scherzo! Pura coincidenza?]

3 – La prossima volta che sostituite la caldaia, scegliete se possibile una pompa di calore elettrica o geotermica.

4 – Incentivi per standard edilizi a zero emissioni di carbonio, supporto testato per l’efficentamento abitativo e più energia da fonti rinnovabili. [È per questo che i governi stanno sostenendo i lavori di ristrutturazione delle abitazioni in molti paesi?]

“Rapida crescita della domanda di conversione al riscaldamento elettrico basato su pompa di calore abbinata a miglioramenti nell’isolamento e nell’efficentazione degli edifici”.

“La maggior parte dei consumi energetici negli edifici sono per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua, principalmente mediante la combustione di gas nelle singole caldaie di ogni edificio. Zero Assoluto richiede una completa elettrificazione degli usi energetici. Sebbene gli elettrodomestici e l’illuminazione siano già elettrici, il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua deve cambiare”.

“Tuttavia, il miglior utilizzo delle pompe di calore è con il riscaldamento ad aria canalizzata, che richiede una modifica più invasiva di un edificio, ma consente un maggiore risparmio di energia. Ma l’installazione di pompe di calore raddoppierebbe quasi la domanda di elettricità negli edifici rispetto ai livelli attuali, quindi sono importanti anche ulteriori interventi per ridurre la domanda di riscaldamento” – [senza dubbio l’attuale aumento dei prezzi dell’energia è un buon deterrente!].

“Il costo delle case costruite secondo lo standard passivo – che utilizzano solo il sole per il riscaldamento e necessitano di elettricità solo per la ventilazione, l’illuminazione e gli elettrodomestici – è di circa l’8-10% in più rispetto alla costruzione standard, e l’isolamento strutturale richiesto riduce leggermente lo spazio interno disponibile, a vantaggio di una spesa energetica pari zero”.

“Tutte le nuove costruzioni (residenziali, commerciali e istituzionali) saranno costruite secondo gli standard edilizi a emissioni zero entro il 2050; entro il 2050 queste saranno il 21% del patrimonio immobiliare. Tutti gli edifici attuali non migliorati devono essere riadattati con isolamento del tetto/sottotetto e serramenti e doppia vetratura”.

“Entro il 2030 le pompe di calore elettriche dovranno sostituire le caldaie a gas e le ristrutturazioni edilizie (efficientamento, isolamento e ombreggiamento esterno) diffondersi rapidamente. Entro il 2050 il riscaldamento dovrebbe essere acceso per il 60% dell’uso odierno“.

Elettricità: “Fino al 2030 l’offerta eolica e solare dovrebbe crescere il più rapidamente possibile. Entro il 2050 tutti i motori e gli impianti di riscaldamento non elettrici devono essere gradualmente eliminati“.

“Tutti gli apparecchi di riscaldamento e gli elettrodomestici di oggi dovranno essere utilizzat il 60% in meno, ad esempio abbassando la temperatura, evitando di riscaldare stanze vuote e scegliendo elettrodomestici più piccoli“.


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Edilizia: “entro il 2050 tutte gli intonaci e i calcestruzzi convenzionali saranno eliminati. Ci si concentrerà sull’ammodernamento e l’efficientamento degli edifici esistenti. Tutta la fornitura di energia sarà a quel punto a emissioni zero”.

“Entro il 2050 e oltre, i prodotti, i pezzi e le sostanze utlizzate dalle industrie manifatturiere saranno significativamente diversi”.

Alimentazione:

“Il consumo di carne di manzo e agnello cesserà gradualmente entro il 2050 e sarà sostituito da una forte domanda di cibo vegetariano – [o carne di laboratorio?]. La fornitura di energia elettrica per la lavorazione e lo stoccaggio degli alimenti sarà ridotta del 50%“.

Entro il 2030 il consumo nazionale di carne bovina e di agnello dovrebbe calare del 50%, insieme alla riduzione dei pasti cibi surgelati e delle importazioni di alimenti trasportati per via aerea” – [Si potrebbe dire: che peccato per le economie di paesi come l’Argentina, ma non c’è da preoccuparsi, fortunatamente si stanno specializzando in altre attività non meno distruttive come l’estrazione del litio a beneficio dei produttori di auto elettriche!!!]. “Entro il 2050 la carne bovina e di agnello dovrebbero essere completamente eliminate, insieme a tutte le importazioni non trasportate su rotaia“.

Entro il 2050 anche l’energia totale richiesta per la preparazione o il trasporto degli alimenti dovrebbe essere ridotta del 60%“.

Elettrodomestici: “Entro il 2030 le cucine a gas dovrebbero essere gradualmente eliminate a favore di cucine e forni elettrici. Frigoriferi, congelatori e lavatrici diventeranno più piccoli. Entro il 2050 elettrificazione di tutti gli elettrodomestici e riduzione delle dimensioni per ridurre il fabbisogno energetico“.

Settore edile: “Entro il 2050 il cemento e l’acciaio dovrebbero essere completamente eliminati insieme alla plastica contaminante. La produzione di alluminio e carta dovrebbe essere ridotta parallelamente all’approvvigionamento energetico. Entro il 2050 avremo solo una limitata quantità di materiale cementizio e utilizzeremo solo acciaio riciclato”.

Attualmente non ci sono alternative all’uso del cemento e quindi il settore edile deve cambiare radicalmente il proprio processo produttivo o chiudere“. [Probabilmente, molte persone perderanno il lavoro!!!].

“Gli edifici devono essere restaurati piuttosto che ricostruiti. D’altra parte, non è chiaro come verrà mantenuto il patrimonio edilizio esistente ma comunque lo spazio edificabile e gli spazi edificati (residenziali e commerciali) saranno sempre più cari” – [Aumentare i costi? Sono già saliti alle stelle e sono inaccessibili per la maggior parte di noi!!! Queste persone non si preoccupano affatto del benessere sociale collettivo!]

Qualsiasi bene che utilizza carbonio avrà sostanzialmente un valore pari a zero nel 2050. Questo a sua volta può incoraggiarne un maggiore utilizzo nel periodo fino al 2050, ad esempio, costruendo nuovi edifici a un ritmo serrato per i prossimi 30 anni, sapendo che la costruzione deve poi fermarsi. Questo tipo di risposta è chiaramente controproducente” [quindi devono fermare la costruzione di nuove case?]

Mobilità: “Il passaggio alle auto elettriche è già a buon punto. Abbiamo già obiettivi per l’eliminazione graduale dei veicoli non elettrici, ma entro il 2050 avremo solo il 60% dell’elettricità necessaria per alimentare una flotta equivalente a quella in uso oggi. Pertanto utilizzeremo il 60% in meno di auto o con il 40% in meno di potenza. Lo sviluppo di acciai recuperati dal riciclaggio è una priorità e la necessità di controllare la qualità del metallo riciclato potrebbe richiedere un cambiamento dei modelli di proprietà. La rapida espansione della produzione di batterie al litio può creare limitazioni di approvvigionamento a breve termine e creare problemi ambientali alla fine del ciclo di vita, a meno che sia possibile sviluppare un riciclaggio efficiente”.

Nel 2029 termina la produzione dei motori benzina/diesel; qualsiasi nuovo veicolo introdotto dal 2030 deve essere compatibile con Zero Assoluto: in tutti i nuovi veicoli elettrici, la dimensione media delle auto si riduce a ~1000kg“.

Entro il 2050 l’uso della viabilità stradale sarà al 60% dei livelli del 2020 – riducendo la distanza percorsa o riducendo il peso del veicolo”.

“Se le auto durano in media 15 anni, per garantire che tutte le auto siano elettriche nel 2050, l’ultima auto non elettrica deve essere venduta non oltre il 2034“.

“I viaggi a breve distanza comportano frequenti fermate e ripartenze, quindi una quota sostanziale di energia viene utilizzata per accelerare un veicolo e il suo contenuto. Di conseguenza, ridurre il peso del veicolo e viaggiare meno diventano strategie chiave per ridurre la domanda di energia“.

“Riduzione della domanda con le tecnologie odierne: tutti i veicoli copriranno il 60% in meno di distanza, o con il 60% di passeggeri/carico in più per veicolo. Passare alla ferrovia: il 10% degli attuali viaggi in autovetture verrà effettuato su rotaia“.

Trasporto internazionale: “Attualmente non abbiamo navi merci senza emissioni, quindi è urgente la ricerca per lo sviluppo di mezzi per elettrificare la propulsione delle navi e opzioni per il trasferimento del trasporto su rotaia elettrica. Ciò richiederà un’enorme ampliamento della capacità ferroviaria internazionale”.

“Crescita delle ferrovie nazionali e internazionali in sostituzione dei voli arerei e dei viaggi in auto con pochi passeggeri. La ferrovia diventerà la modalità dominante per il trasporto merci con conseguente calo del trasporto marittimo“.

Dopo il 2050 tutti i trasporti marittimi si ridurranno a zero, il che significa che tutto il commercio marittimo deve essere gradualmente eliminato entro quell’anno. I treni elettrici diventeranno la modalità di viaggio preferita per persone e merci su tutte le distanze significative“.



Industrie dei combustibili fossili: “Tutte le forniture di carbone, gas e petrolio, dall’estrazione, alla catena di approvvigionamento fino alla vendita al dettaglio, devono cessare entro 30 anni. Entro il 2050 i combustibili fossili dovrebbero essere gradualmente eliminati”.

Acciaio: “Entro il 2050 sarà consentito solo l’acciaio riciclato”.

Ceramica: “Il vincolo del 60% sull’elettricità disponibile implica un limite del 60% sulla produzione di ceramica nel 2050.

Vetro: “La maggior parte della produzione attuale di vetro utilizza forni a gas naturale. Questi dovrebbero essere elettrificati, ma sarà necessaria una riduzione della produzione in proporzione alle provviste di elettricità da fonti a emissioni zero disponibile”.

Carta: “dopo la completa elettrificazione, la produzione di carta sarà ridotta di circa l’80% dei volumi attuali”.

Istruzione: su questo argomento, Zero Assoluto riporta un caso di condizionamento mentale e ingegneria sociale in una scuola nel Regno Unito: “Negli anni ’70, la British Steel vide l’opportunità di espandere il proprio mercato per i profilati in acciaio strutturale, convincendo i clienti UL e la filiera delle costruzioni a passare da edifici con struttura in cemento a edifici con struttura in acciaio. Invece di cercare il sostegno del governo per sovvenzionare o legiferare per sostenere questo cambiamento, la British Steel ha sviluppato materiale didattico di alta qualità e sostenuto lo sviluppo di nuovi corsi in tutti i principali corsi di laurea in ingegneria civile sulla progettazione con l’acciaio. Di conseguenza, la generazione successiva di laureati che iniziavano la professione era indirizzata ad utilizzare più acciaio e si aspettava che fosse una pratica normale”. Questo è, fondamentalmente, lo scopo dell’istruzione nei nostri sistemi sociali: serve a creare nuovi bisogni e nuove visioni imposte dall’alto.

Il rapporto prosegue: “Molte scuole avvertono già la necessità di mantenere basse le temperature di riscaldamento nel tentativo di riequilibrare i bilanci e il costo delle bollette, è un effetto collaterale che potrebbe essere standardizzato in tutto il sistema per contribuire a stabilire la normalità della riduzione dei consumi energetici e di temperature più basse. Abbassando la temperatura degli impianti di riscaldamento ci sono enormi opportunità che dovremmo abbracciare ora per assicurarci che quando questo doloroso periodo di transizione sia finito, avremo una popolazione istruita, pronta a trarre vantaggio dall’era a zero emissioni di carbonio. L’opportunità nell’istruire le persone spazia dalla preparazione per il contenimento, le limitazioni richieste per raggiungere lo Zero Assoluto, alla preparazione per la trasformazione a lungo termine della prosperità oltre il 2050“. [Quindi sacrificheranno i meno giovani, e indottrineranno i più piccoli. Qualcuno, ancor confuso, osa chiamarli democratici?]

“Il più amplio problema sui cambiamenti nel mercato del lavoro consiste nel sapere che tipo di lavoro sarà richiesto. Coloro che stanno cominciando ora la scuola secondaria, nel 2019, avranno 43 anni nel 2050. Pensare a quale tipo di educazione è appropriata per una organizzazione industriale molto diversa, è una questione cruciale. Dovremmo ancora formare piloti d’aereo? O ingegneri aeronautici? Come stiamo addestrando gli architetti, gli ingegneri civili? Le decisioni educative sono più durature e difficili da eliminare rispetto agli investimenti di capitale”

Absolute Zero / Zero Assoluto

[Inconfutabilmente, già stiamo vedendo questi cambiamenti nelle scuole di tutto il mondo].

Ridurre la domanda: “L’acquisto di nuovi edifici, infrastrutture, veicoli, attrezzature industriali e grandi elettrodomestici verrà ridotta al 60% dei livelli odierni” – [Questo non significa sradicare la povertà ma aumentarla, giusto?].

Azione del governo:

  • Per garantire che il consumo di energia venga ridotto nell’immediato è necessario un meccanismo di assegnazione e che il prezzo dell’energia rifletta la sua scarsità” – [Non soffriamo già il prezzo dell’energia?]. “In uno scenario del genere, i proprietari dei mezzi di produzione di energia rinnovabile realizzeranno profitti molto elevati“.
  • L’informazione da sola non è sufficiente a causare effettivi cambiamenti nel comportamento e dovremmo essere consapevoli degli insegnamenti tratti dalle scienze comportamentali per massimizzare l’efficacia delle informazioni.
  • Il conseguimento degli obiettivi di Zero Assoluto genererà crescita in alcuni settori, ma causerà anche il declino di altri, è probabile che ciò incontrerà resistenza poiché coloro che beneficiano della situazione attuale resisteranno al cambiamento.

Per portare a compimento questi obiettivi, il rapporto Zero Assoluto invita a prendere in considerazione l’esperienza delle Olimpiadi di Londra e afferma che i seguenti insegnamenti fondamentali potrebbero essere trasferiti agli obiettivi in materia di emissioni:

1 – Formare un organismo responsabile nel governo.

2 – Limitare l’innovazione a spazi di conoscenza circoscritti per ridurre i rischi.

3 – Mantenere una visione trasversale unificata nei partiti.

4 – Autorizzare, dare potere alle persone con le giuste competenze.

Quindi quando inizierai a sentir dire in tv, nei notiziari o a giornalisti e politici: “Percorrete distanze più brevi e viaggiate in treno o in piccole (e a pieno carico) auto elettriche e smettete di volare!”, “usate meno il riscaldamento ed elettrificatelo” o “smettete di mangiare carne di manzo e agnello” è bene che tu sappia che questi sono proprio ciò che chiamano – e questo rapporto lo asserisce – “messaggi chiave per le persone”. Semplicemente, tienilo a mente!

Una delle ragioni per cui può risultare difficile identificare la messa in atto del loro ‘piano verde’ nei vari paesi, è che usano altri nomi, ma il contenuto e il traguardo è quello.


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SECONDA PARTE

Le loro tecnologie eco-sostenibili sono davvero verdi?

Zero Assoluto (Absolute Zero) afferma che “a parte i voli aerei e la navigazione, tutti i nostri attuali usi di energia potrebbero essere elettrificati”, il che implica che noi, gente comune (non i ricchi, che potranno volare dove vogliono con i loro jet privati, come ho già affermato), dovremo dire addio per sempre ai viaggi e a molte tipologie di prodotti e che tutti i dispositivi che funzionano con altri tipi di energia devranno essere sostituiti. Come abbiamo visto, i voli e le spedizioni non possono essere elettrificati, quindi saranno eliminati gradualmente entro il 2050 e le persone saranno costrette a elettrificare tutto utilizzando tecnologie rinnovabili verdi come turbine eoliche, pannelli solari o auto elettriche, ma queste tecnologie “ecologiche” sono veramente verdi e sicure per gli esseri viventi? Mi dispiace dissipare le illusioni di alcuni di voi ma la risposta è: assolutamente NO.

Qui analizzeremo brevemente solo alcune delle nuove tecnologie verdi più comuni. Tuttavia, è anche fondamentale capire che ci sono altre ragioni dietro questa transizione dai combustibili fossili e dall’allevamento. Sì, dicono che questo cambiamento è necessario perché questi combustibili e attività rilasciano troppa CO2 (anidride carbonica) che è responsabile del riscaldamento globale. Ma lo sapevate che il petrolio sta diventando sempre più difficile da trovare ed estrarre?

“Trovare petrolio e gas per sostituire le riserve mondiali in rapido declino è sempre più rischioso poiché gli impianti di perforazione ora sondano aree una volta considerate difficilmente accessibili o troppo pericolose con un aumento vertiginoso dei costi. Il costo della scoperta di ogni nuovo giacimento di petrolio e gas è triplicato nell’ultimo decennio poiché la tecnologia ha spinto le frontiere dell’esplorazione in aree sempre più remote. Mentre i vecchi giacimenti si stanno esaurendo, le compagnie petrolifere stanno perforando pozzi in alcune delle regioni più inospitali, dove i rischi politici, fisici, geologici, geografici, tecnici e contrattuali sono elevati. Nonostante le crescenti sfide, il tasso annuo di scoperta di nuovi giacimenti è rimasto notevolmente costante a 15-20 miliardi di barili, più che sufficienti per compensare la perdita delle riserve esistenti che stanno diminuendo tra il 5 e il 15% all’anno. Ma il costo di questo risultato è stratosferico e a meno che i consumatori paghino di più per il petrolio in futuro, alcuni analisti pensano che potremmo affrontare una crisi di approvvigionamento energetico entro pochi anni. La preoccupazione è che gli investimenti possano diminuire a causa dell’aumento dei rischi e ciò potrebbe portarci a un’incombente crisi dell’offerta”, ha scritto l’agenzia Reuters nel 2010. E sta accadendo anche in Russia, primo produttore mondiale di petrolio nel 2021. Secondo Investopedia, la “produzione di greggio della Russia rischia di scendere del 40% nei prossimi 15 anni, a circa 6,8 milioni di barili al giorno nel 2035. La Siberia occidentale, che rappresenta più della metà delle riserve di greggio del paese, ha visto una flessione nella produzione del 10% nell’ultimo decennio a causa dell’esaurimento delle riserve convenzionali”. E l’Arabia Saudita?  Nel 2011 il Washington Post ha scritto: “La domanda globale sta crescendo troppo rapidamente e i sauditi stanno esaurendo le riserve”.

La situazione è molto simile per il gas. “La nostra attuale brama sconfinata per le materie prime significa che le riserve di gas naturale potrebbero esaurirsi in circa 50 anni”, ha scritto di recente Ghextractives.com del Ghana.

Cosa significa tutto questo? Traete le vostre conclusioni. Ma indubbiamente se comprendiamo i problemi che le case automobilistiche attualmente affrontano con le tradizionali auto a combustione, possiamo facilmente capire perché stanno passando alle auto elettriche, giusto?

Auto elettriche

Come abbiamo visto Zero Assoluto stabilisce che tutte le auto non elettriche saranno eliminate entro il 2050, quando sarà disponibile “solo il 60% dell’elettricità necessaria per alimentare una flotta equivalente a quella in uso oggi”. Ciò probabilmente significa che solo poche persone possederanno un’auto.

Attualmente le auto elettriche sono costose (ci si aspetta che il prezzo d’acquisto sarà ridotto in futuro). Anche i prezzi delle batterie al litio possono essere molto alti: in Finlandia alcune persone hanno deciso di far saltare in aria la propria auto invece di acquistare una nuova batteria per 17.000 euro! Inoltre, al fine di ridurre le spese di manutenzione “è meglio installare nel proprio garage un costoso caricabatterie”. E tutto ciò significa che queste auto non saranno alla portata della stragrande maggioranza.

Cosa succederà quando le auto elettriche rimarrano bloccate per ore in ingorghi o nel freddo? Domande a cui non sono state date risposte a quanto sembra.

Il futuro delle automobili è già stato deciso e concordato. “Jaguar prevede di vendere solo auto elettriche dal 2025, Volvo dal 2030 e la scorsa settimana la società britannica di auto sportive Lotus ha annunciato che seguirà l’esempio, vendendo solo modelli elettrici dal 2028. General Motors afferma che dal 2035 produrrà solo veicoli elettrici, Ford che tutti i veicoli venduti in Europa saranno elettrici entro il 2030 e Volkswagen che il 70% delle sue vendite sarà elettrico entro il 2030”, ha riferito la BBC. “Entro il 2025 il 20% di tutte le auto nuove vendute a livello globale sarà elettrico. Nel 2030 saranno il 40% e entro il 2040 praticamente tutte le auto nuove vendute a livello globale saranno elettriche”. Questo è il piano.

Sappiamo tutti che queste auto saranno alimentate da batterie al litio. Ma l’estrazione del litio non è ecologica (in realtà nemmeno le batterie stesse!). Questa attività mineraria contamina l’acqua potabile (per produrre una tonnellata di litio occorrono 2.000 litri di acqua), contamina l’aria e l’ambiente. Fa male alla terra, fa male agli animali, fa male agli esseri umani, avvelena l’ambiente – e se non ci importa è solo perché siamo figli di culture che ci insegnano ad accettare che ci sono sempre dei sacrificabili in terre lontane. Questo è il male che siamo.

L’estrazione del litio comporta elevati costi ambientali ed elevate emissioni di CO2. Il Cile, dove stanno estraendo il litio, utilizza due terzi dell’acqua potabile della zona interessata per la sua estrazione, contaminandola e lasciando le persone senza acqua. Inoltre, sembra che il litio causi disturbi del sistema nervoso e danni ai polmoni.

“Nessuno, nemmeno all’interno dell’industria, negherebbe che l’estrazione di litio causa enormi danni ambientali. Le aziende creano laghi artificiali quando tirano fuori il litio dai serbatoi di acqua salmastra sotterranei. Il processo utilizza grandi quantità di acqua, quindi si finisce con enormi aree allagate dove si deposita il litio. La sua estrazione provoca la distruzione e la contaminazione del sistema idrico naturale. Piante e animali unici perdono l’accesso alle falde acquifere e alle pozze dove abbeverarsi. Ci sono state anche segnalazioni di acqua dolce che diventa salina a causa di vasti sversamenti di acque reflue acide durante l’estrazione del litio”, ha detto Melanie Müller, esperta di materie prime della rete tedesca Deutsche Welle.

“La produzione di batterie al litio – è scritto in Zero Assoluto – richiede una vasta gamma di metalli, la maggior parte dei quali esistono solo in natura a concentrazioni molto basse: il cobalto è uno dei più pregiati ed è attualmente essenziale per la stabilità e la durata delle batterie. Se le vendite di auto nuove devono essere completamente elettriche entro 5 anni, dovremo produrre 50 milioni di batterie entro il 2050, solo nel Regno Unito”. Il principale produttore di cobalto è la Repubblica Democratica del Congo, una nazione ricca di minerali destabilizzata dal degrado ambientale, dalla repressione, dalla corruzione, dall’accaparramento di terre, dalla povertà, da disordini e violenze innescate da interessi economici locali e globali e dai governi. È anche noto che bambini lavorano e vengono sfruttati nelle miniere di cobalto.

E il loro riciclaggio? Le batterie al litio contengono anche plastica, alluminio, acciaio, grafite, rame e nichel. La percentuale di litio nelle batterie delle auto elettriche è bassa (5-7%) e durante il processo di riciclaggio questo litio va perso. Oggi meno del 5% delle batterie al litio viene riciclato a fine vita.

Pannelli solari

Esistono diversi tipi di pannelli solari, e come sempre nelle nostre crudeli e ineguali società gerarchiche e capitalistiche, di alta qualità per i più ricchi e di qualità inferiore per coloro che non possono permettersi di spendere molto. Non tutti contengono gli stessi materiali, ma elencando la maggior parte di essi sono: alluminio anodizzato o in polvere rivestita, polisilicio o silicio, metallo, vetro, rame, indio gallio seleniuro o boro, fosforo, tellururo di cadmio, plastica, argento, piombo, arsenico. Diamo un’occhiata più da vicino ad alcuni di loro.

Il tellururo di cadmio è altamente tossico, è considerato sicuro una volta in uso (siamo sicuri?), ma rappresenta una sfida durante la produzione e lo smaltimento delle celle solari al cadmio.

Il seleniuro di rame indio gallio è tossico per i polmoni ma è usato come composto essenziale in alcune celle solari a film sottile.

“Le tradizionali celle solari al silicio sono considerate sicure, ma la produzione di tali celle produce tetracloruro di silicio, un sottoprodotto altamente tossico e nocivo per piante e animali. I produttori dovrebbero adottare misure per ridurre la quantità di tetracloruro di silicio rilasciato nell’ambiente circostante”, consiglia il sito web di Clean Energy Ideas (Idee per l’Energia Pulita).

Inoltre, il piombo e il cadmio ad alti livelli sono dannosi per la salute umana e per l’ambiente e l’arsenico è un noto cancerogeno per l’uomo associato al cancro della pelle, dei polmoni, della vescica, dei reni e del fegato. Poi c’è un enorme problema di rifiuti. “L’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili prevede che entro il 2050 fino a 78 milioni di tonnellate di pannelli solari avranno raggiunto il loro fine vita e che il mondo genererà circa 6 milioni di tonnellate di nuovi rifiuti elettronici solari all’anno. Alcune aree politiche e alcuni paesi cercheranno – ripeto “cercheranno” – di realizzare un riciclo al 100% dei pannelli solari entro il 2050″, ma ci riusciranno? Attualmente il riciclaggio è un grosso problema negli Stati Uniti “dove vari riciclatori stanno vendendo pannelli solari di seconda mano, ormai in disuso, e attraverso bassi controlli di qualità, nei paesi in via di sviluppo. E quei paesi in genere non hanno normative per i rifiuti elettronici”. Un altro fattore negativo e deleterio da tenere a mente, non certo meno importante e grave, è che l’estrazione di alcuni di questi materiali, come il litio, distruggono l’ambiente, prosciugano le falde acquifere e mettono in pericolo la vita di persone e animali. Ora, sapendo tutto questo, si può onestamente dire che i pannelli solari sono energia pulita ed ecologica?

Turbine eoliche

Le turbine eoliche ci sono state presentate come tecnologie vincenti nell’eco-sostenibilità, ma sembra che danneggino gli animali selvatici sia direttamente, tramite collisioni, sia indirettamente, a causa dell’inquinamento acustico, degli infrasuoni a bassa frequenza generati dalle turbine, provocando perdita di habitat, ridotta sopravvivenza o riproduzione. Tra la fauna terrestre e volatile più colpita ci sono uccelli e pipistrelli, che si nutrono di insetti infestanti e forniscono miliardi di benefici economici ogni anno e sono vitali per il settore agricolo. Gli impatti per i pipistrelli sembrano terribili. “Le morti di massa dei pipistrelli possono verificarsi anche quando i pipistrelli non sbattono contro le pale delle turbine eoliche, perché i loro polmoni esplodono a causa delle variazioni della pressione dell’aria”, affermava un articolo su Current Biology nel 2008. Uno studio del 2013 ha previsto che la diffusione delle turbine eoliche in Canada nei prossimi 10-15 anni potrebbe portare all’uccisione di circa 233.000 uccelli e allo spostamento di 57.000 coppie nidificatrici ogni anno. Un altro studio ha rilevato che le turbine eoliche uccidono approssimativamente da 140.000 a 328.000 uccelli ogni anno negli Stati Uniti. Vale anche la pena notare che dati del 2014 hanno rivelato che le morti di uccelli per collisioni con le linee elettriche negli Stati Uniti sono state da 12 a 64 milioni.

Lincolnshire, Gran Bretagna 2016. Fotografia di MIke Halliday.

Animali acquatici. Ricordate le immagini delle balene che giacevano morte sulle spiagge dell’Inghilterra, dei Paesi Bassi o della Germania? Ebbene, la loro morte potrebbe essere stata provocata dalle turbine eoliche. “Quell’area ha la più grande concentrazione del mondo di turbine eoliche in mare aperto e ci sono ampie prove che il loro inquinamento acustico può interferire con la comunicazione e la navigazione delle balene”, ha riferito nel 2016 Cfact (Comitato per un domani costruttivo).

Animali terrestri. In un articolo intitolato Are Wind Turbines Killing Innocent Goats? (Le Turbine Eoliche Stanno Uccidendo Capre Innocenti?) Discovery Magazine ha scritto che un contadino taiwanese ha denunciato la morte di 400 capre vicino a un impianto eolico. “La sua denuncia è supportata da un ispettore del bestiame locale che ha affermato che suoni insoliti possono influire sull’appetito, sulla crescita e il sonno degli animali. Il contadino ha affermato che le capre non riuscivano a dormire e hanno iniziato a perdere peso prima della loro morte”. Ci sono state anche altre denunce in giro per il mondo.

“Se le turbine, di fatto, causano aborti e altri problemi riproduttivi negli animali di grossa taglia”, prosegue l’articolo, “cosa potrebbe significare questo per la salute delle donne in gravidanza e delle donne in età fertile che vivono nelle immediate vicinanze delle turbine?” Il pubblico non ha risposte, perché i governi non hanno richiesto alcun test scientifico per dimostrare che le turbine sono sicure per l’uomo o per gli animali, nonostante la proliferazione di enormi progetti eolici.

“La crescente evidenza di certe prove suggerisce la necessità di prestare attenzione prima di costruire turbine eoliche in aree vicine alla fauna selvatica, al bestiame e alle persone. Sebbene sia troppo presto per concludere che le turbine eoliche abbiano causato i vari problemi di salute e decessi negli animali vicino a impianti eolici industriali, è anche pericoloso presumere che le turbine eoliche siano sicure per gli animali o per gli esseri umani che vivono nelle immediate vicinanze”.

Riciclo. La maggior parte del corpo della turbina eolica, ovvero la torre, è realizzata in acciaio rinforzato e una lega di zinco. Il generatore, la trasmissione e i comandi elettronici di acciaio, rame e diverse leghe metalliche. Al contrario, le pale sono realizzate in fibra di vetro e carbonio infusa con plastica liquida. Questo materiale conferisce alle pale le proprietà speciali di cui necessitano per svolgere la loro funzione.

“Attualmente, molti parchi eolici che si occupano di come rottamare le vecchie pale stanno facendo l’unica cosa che possono, lasciando che si accumulino”, spiega onestamente Semprius, un’azienda statunitense specializzata in energie rinnovabili.

Discarica Casper, nel Wyoming, Stati Uniti.



“Purtroppo sono difficili da riciclare. Sono fatte di un materiale composito resistente che dà loro la forza di resistere a velocità di rotazione costanti ben oltre i 160 chilometri orari. Quando le vecchie turbine vengono dismesse, le pale delle turbine si accumulano nei “cimiteri” delle turbine eoliche”.

Sono difficili da riciclare. “Devono essere tagliate con una sega industriale a filo diamantato in almeno 3 pezzi abbastanza “piccoli” per poter collocarle in un rimorchio. Dopo essere state tagliate, queste pale vengono sepolte fino a 9 metri sotto terra, ma ci sono così tante turbine in un parco eolico…” ha scritto Green Orbits nel 2021.

“In Europa, dove lo spazio è limitato e l’energia eolica è più consolidata, le aziende hanno iniziato a vendere le loro vecchie parti ai clienti in America Latina e in Asia”.

Telefoni cellulari

Riflettendoci, oserei dire che i telefoni cellulari sono la tecnologia più importante di questa rivoluzione verde (probabilmente insieme a Internet). Capirete presto perché.

Come molti di noi sanno, il cobalto è un minerale fondamentale nella loro produzione, come per le auto elettriche. Circa il 70% del cobalto proviene dal Congo, che dovrebbe essere un paese molto ricco a causa dell’utilità globale dei suoi minerali. Al contrario, “secondo l’UNICEF e Amnesty International, circa 40.000 bambini sono coinvolti nell’estrazione del cobalto nella Repubblica Democratica del Congo dove vengono sfruttati per appena 1 – 2 dollari (0,88 – 1,75 euro) al giorno”, quindi il cobalto è prodotto dal lavoro minorile. Anche se molti telefoni provengono dalla Cina o dalla Corea del Sud, la materia prima proviene dalla Repubblica Democratica del Congo o dal Ruanda, due paesi in continuo fermento, e non credo sia un caso. Inoltre, l’estrazione di cobalto provoca depositi di terra radioattiva, avvelena le acque sotterranee e provoca lo spostamento della popolazione indigena.

Il problema qui è che le moderne tecnologie, come pannelli solari, droni, stampanti 3D e smartphone, non funzionano senza quelle che sono note come materie prime rare (Terre Rare) che includono il cobalto – e che le nostre società hanno bisogno di molto cobalto per la transizione verde in cui ci stanno guidando.

Principali quote di rifornimento di materie prime critiche dell’Unione Europea nel 2017.

Sapere tutto questo dovrebbe essere sufficiente per capire che quelle che chiamano tecnologie verdi non sono affatto eco-sostenibili; le persone saranno sfruttate, gli esseri umani e gli animali soffriranno e moriranno, gli ambienti saranno inquinati e distrutti e il danno creato in un punto remoto del nostro pianeta presto o tardi influenzerà e danneggerà l’ambiente in cui viviamo. Inoltre, non è difficile da vedere che solo persone corrotte, manipolatrici, avide, ingiuste, ignoranti, irresponsabili e criminali possono condurre una transizione mascherata definendola una rivoluzione verde, sostenibile ed ecologica.

Molto probabilmente a questo punto vi state chiedendo qual è il nesso tra i nostri telefoni cellulari e questa tecnologia verde mascherata. Ebbene: avete notato che molti governi in tutto il mondo hanno chiamato il nostro passaporto vaccinale, Pass VERDE (GREEN Pass). Non è una coincidenza. Fa parte del grande piano verde.


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TERZA PARTE

Cosa c’è davvero dietro la loro rivoluzione verde?

90 trilioni di dollari in investimenti in infrastrutture energetiche saranno stanziati per salvare madre Terra

James Corbett di Corbett Report

Norme sociali e comportamenti individuali: “C’è un disallineamento tra la scala delle azioni raccomandate dal governo e quelle più comunemente eseguite dai singoli. Le azioni che possono avere un grande effetto, come non volare, vengono ignorate a favore di piccole azioni, come non usare cannucce di plastica. Ciò consente alle persone di sentirsi soddisfatte di “fare la propria parte” senza effettivamente apportare quei cambiamenti nel proprio stile di vita necessari per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni. Affinché il cambiamento sociale su larga scala abbia successo, è necessario un nuovo approccio. L’attenzione dovrebbe quindi essere incentrata sull’accelerazione dell’evoluzione di nuove norme sociali.

La longevità della sfida della riduzione delle emissioni e la mancanza di conseguenze immediate o addirittura apparenti di piccole azioni individuali significano che è difficile collegarle alla crisi climatica su larga scala. Ciò consente alle persone di prendere decisioni che contrastano con il loro desiderio di ridurre le emissioni. La descrizione scientifica non è sempre il mezzo di comunicazione più efficace e il linguaggio utilizzato per promuovere le emissioni zero non dovrebbe più concentrarsi su un lessico “eco-sostenibile” e “verde”, ma piuttosto su descrizioni comprensibili di azioni che fanno appello alla soddisfazione umana

Zero Assoluto

LID2020 di ieri è il Passaporto di Buona Salute di oggi, e l’Identità Digitale per Tutti di domani

The GrayZone.

Negli Stati Uniti e in Canada si chiama Covid Health Passport (Passaporto Sanitario Covid) nel Regno Unito NHS Covid Pass, nell’Unione Europea GREEN Pass (Passaporto VERDE). La sua storia ci riporta al 2016, due anni prima dell’inizio della pandemia di Covid-19.

Il progetto è stato lanciato nel 2014 come associazione privata e pubblica. Nel 2016 “l’Alleanza Globale per i Vaccini e l’Immunizzazione di Bill Gates (Global Alliance for Vaccines and Immunization– GAVI), Microsoft, Accenture e la Fondazione Rockefeller hanno costituito” – in coordinamento con le Nazioni Unite – “un nuovo consorzio per fornire certificati identificativi digitali per i neonati quando ricevono le normali vaccinazioni. Lo hanno chiamato ID2020, nominandolo per inciso per l’anno in cui sarebbe stata dichiarata una pandemia globale”, scrive il sito web di notizie indipendente The GrayZone.

È importante notare, per tutti coloro che non lo sanno, che GAVI, formalmente lanciata nel gennaio del 2000, è un’alleanza globale per i vaccini. È stata fondata da Bill & Melinda Gates con una donazione di 750 milioni di dollari (656 milioni di euro). I suoi membri principali sono i Gates, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Unicef, il più grande acquirente mondiale di vaccini, e la Banca Mondiale. “Nella definizione dei suoi obiettivi è scritto che stanno ‘migliorando la salute dei mercati’ – non la salute delle persone! – in modo che i produttori massimizzino i loro investimenti e che i paesi poveri possano pagare per il prodotto”. Chiaro? “I donatori di GAVI includono Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Norvegia, Canada, Giappone, Unione Europea”, chiarisce in un’interessante intervista in spagnolo Whitney Webb, giornalista indipendente nata negli Stati Uniti e residente in Cile.

Ora torniamo ai passaporti Covid.

“I partner dell’iniziativa ID2020 del 2016 includono il gigante delle carte di credito Mastercard e Simprints, un’azienda di tecnologia biometrica supportata dall’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale, l’USAID, un’organizzazione di copertura standard per l’intelligence statunitense”, scrivono Jeremy Loffredo e Max Blumenthal di The GrayZone nella loro fantastica indagine: Salute Pubblica o Ricchezza Privata? Come i Passaporti per i Vaccini Digitali Aprono la Strada a un Capitalismo di Sorveglianza Senza Precedenti “. Grazie a Whitney Webb sappiamo che tra i soci ci sono anche Accenture, Ideo-Org e Facebook.

Essenzialmente “dietro la spinta per i passaporti vaccinali digitali c’è una cerchia di istituzioni neoliberiste sovranazionali guidate da oligarchi donatori dell’industria tecnologica. Le mega-società, le istituzioni finanziarie internazionali e le fondazioni private finanziate da miliardari hanno svolto un ruolo fondamentale nello spingere e nell’implementazione dei passaporti di immunità digitali”

“Il fiorente sistema globale di passaporti sanitari è stato coordinato sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) delle Nazioni Unite”, prosegue The GrayZone. “Tuttavia, questa istituzione è così intrecciata con i ricchi interessi privati che difficilmente può essere definita un ente sanitario ‘pubblico’ “.

L’ONU, come l’OMS, non lavora più solo con i governi, ora lavora con aziende private per interessi privati. Nei documenti del 2005 si afferma che l’unico ruolo dei governi nazionali è quello di creare un contesto che consenta l’attuazione di politiche create da altri gruppi, ONG, società private o istituzioni internazionali, come le stesse Nazioni Unite, o addirittura il Forum Economico Mondiale (World Economic Forum)”, spiega Whitney Webb.

Come abbiamo visto, “il più grande finanziatore privato di ID2020 è il secondo uomo più ricco del mondo, Bill Gates, e la sua Fondazione Bill e Melinda Gates, che è anche il secondo maggiore donatore dell’OMS” e fondatore di GAVI. Inoltre “la Fondazione Gates di recente (nel 2021) ha contribuito a finanziare un documento dell’OMS che fornisce “linee guida per l’attuazione” della prova delle certificazioni di vaccinazione in tutto il mondo. Gli autori – scrivono Blumenthal e Loffredo nel loro reportage – hanno realizzato il documento insieme alla Fondazione Rockefeller e con la guida di diversi rappresentanti di alto livello della Banca Mondiale”.

“In prima linea nel passaggio alle credenziali digitali c’è il Forum Economico Mondiale”, tristemente noto per la sua Quarta Rivoluzione Industriale. “Sulla carta, il Forum Economico Mondiale (noto anche come l’Organizzazione Internazionale per la Cooperazione Pubblico-Privato) è una ONG e un circolo intellettuale “impegnato a migliorare lo stato del mondo”. In realtà, è una rete internazionale di alcune delle persone più ricche e influenti del pianeta. Il Forum si posiziona ai vertici del pensiero del capitalismo globale”, riporta The GrayZone.

“I partner della “Piattaforma per una Buona Identità Digitale” del Forum Economico Mondiale includono: la società di identificazione biometrica Accenture, Amazon, Barclays Bank, Deutsche Bank, HSBC Bank, Mastercard, la società di tecnologia biometrica Simprints e il gigante del credito Visa” continuano i giornalisti di The GreyZone.

“Inoltre, Microsoft, Eccenture e Ideo sono tutti soci fondatori del Centro per la Quarta Rivoluzione Industriale del Forum Economico Mondiale. Tra i partner abbiamo anche Deutsche Bank e altri”, aggiunge Whitney Webb. Inconfutabilmente, “i fondatori di ID2020Alliance hanno un legame molto stretto con il Forum Economico Mondiale” e organizzazioni globali come l’ONU.

The GrayZone ci racconta inoltre che ID2020, cioè i passaporti COVID di oggi, sono stati sperimentati in India. “Con il supporto di gruppi capitalisti occidentali come la Fondazione Gates e la Banca Mondiale, l’India è diventata il terreno della più grande banca dati di Identità Digitali del mondo, nota come Aadhaar. Lanciata nel gennaio 2009, Aadhaar funge da prova di identità e indirizzo per ben 1,3 miliardi di indiani. La tecnologia per questo sistema è stata fornita nientemeno che dalla società di sicurezza francese IDEMIA, che ora lavora per il governo francese”.

“Il sistema di identificazione digitale di Aadhar ha devastato la vita delle popolazioni più vulnerabili e immiserite dell’India. Nello Stato indiano orientale del Jharkhand, nel 2017 si è verificata un’ondata di morti quando il sistema Aadhaar ha escluso i cittadini poveri dall’accesso alle razioni alimentari sovvenzionate dal governo. In molti casi, alle vedove anziane è stato negato il riso per diversi mesi perché il sistema rifiutava le loro scansioni delle impronte digitali. Più o meno nello stesso periodo, tre fratelli morirono di fame dopo che non erano stati registrati correttamente presso Aadhaar e gli furono negate le razioni per sei mesi. Lo stesso destino crudele è toccato alla famiglia Kumari, che non è stata in grado di ottenere un ID Aadhaar elettronico e ha visto la figlia undicenne, Santoshi, morire di fame”.

“Molte persone nel Jharkhand sono state vittime di simili privazioni dei diritti alimentari negli ultimi mesi. Il motivo principale è che l’autenticazione biometrica basata su Aadhaar è ora obbligatoria in circa l’80% dei negozi di razioni nello Stato. Secondo Scroll, un sito web di notizie indiano, un campione casuale di 18 villaggi in cui l’autenticazione biometrica era obbligatoria ha rilevato che uno sbalorditivo 37% dei titolari di carta non era in grado di avere le proprie razioni di cibo”.

“Oltre a fare di Aadhaar la chiave per ottenere servizi statali, il governo Modi ha integrato i dati raccolti da Aadhar per creare una “banca dati onnicomprensiva” che “traccia automaticamente un cittadino quando si sposta da una città all’altra, cambia lavoro o acquista una nuova proprietà”, secondo l’Huffington Post”.

E guarda caso “quando il Covid-19 ha raggiunto per la prima volta l’India all’inizio del 2020, è stato proposto di impiegare Aadhar come piattaforma per un programma di vaccinazione e monitoraggio anti-Covid. Le violazioni seriali della privacy del sistema hanno persino spinto alcuni indiani sieropositivi ad abbandonare i programmi di trattamento antiretrovirale che richiedono la carta Aadhaar. Anche se si dice che l’Aadhaar sia volontario, le persone affette da AIDS si sono lamentate con i media indiani di aver subito pressioni affinché si iscrivessero al programma di identificazione affermando che erano state minacciate di perdere l’assistenza sanitaria e i servizi medici”, documenta The GreyZone.

Il Forum Economico Mondiale ha ammesso che il nuovo sistema digitale non fornirà necessariamente agli utenti la libertà che è stata loro promessa: “l’identità digitale della Quarta Rivoluzione Industriale determinerà a quali prodotti, servizi e informazioni possiamo accedere o, al contrario, a cosa ci è precluso“, ha dichiarato il Forum Economico Mondiale” secondo The GrayZone.

“Non avrai nulla e sarai felice”, Forum Economico Mondiale.

“Dai passaporti elettronici ai portafogli digitali, ai servizi bancari online e agli account sui social media, queste nuove forme di identificazione digitale ci consentiranno di viaggiare, condurre affari, accedere a dati clinici e finanziari, rimanere in contatto e molto altro, è scritto sul sito web”, sottolinea Whitney Webb. “L’entità che emette la carta digitale avrà tutta la capacità di monitorare i dati lì archiviati”. Inoltre c’è un accordo tra i governi sulla condivisione di questi dati. Una banca dati sull’utente “che lo accompagnerà dalla nascita alla morte”. (È possibile ottenere qui ulteriori informazioni su ID2020 e si può trovare l’obiettivo di WEF Digital ID a pagina 10 di questo documento).

Secondo The GrayZone, questo sta già accadendo nel “ricco” Occidente. “Negli Stati Uniti, la campagna ID2020 di Gates sta collaborato con le forze che hanno promosso un sistema che registra lo stato di vaccinazione degli americani con la stessa società che calcola il loro punteggio di credito finanziario. Per registrare la loro avvenuta vaccinazione, i residenti dell’Illinois devono rivolgersi a Experian, il servizio di valutazione del credito leader a livello mondiale”.

Tutto questo dovrebbe rivelarci cosa sta realmente accadendo nel mondo intero. Anche se chiaramente le cose stanno già andando male per il 99% della popolazione mondiale, quando siamo governati dalle persone sbagliate non c’è limite al Male: “Una delle fondatrici che ha contribuito a progettare ID2020, Monique Jeanne Morrow – racconta Whitney Webb – ha definito questo ecosistema digitale LIBERTÀ COME SERVIZIO in un articolo che ha pubblicato sulla sua partecipazione alla prima conferenza ID2020″.

LIBERTÀ COME SERVIZIO, credo che questo concetto contenga il vero e profondo obiettivo dell’Identità Digitale. Vogliono controllare tutto ciò che facciamo, dove andiamo, come usiamo i nostri soldi, cosa compriamo, cosa mangiamo, con chi parliamo e, molto probabilmente, cosa leggiamo, cosa guardiamo. Vogliono decidere chi di noi ha diritto alle cure mediche, al cibo o dovrebbe morire e chi di noi dovrebbe essere premiato. Non potremo fare nulla senza la loro approvazione, né cercare rifugio nella natura per riconciliarci con noi stessi e la nostra Madre Terra poiché sembra che vogliano impadronirsi di tutti gli habitat naturali e delle loro risorse naturali, alberi, animali, minerali, acqua, foreste, ecc, solo per se stessi. Per quanto possa sembrare incredibile, questa non è un’ipotesi astratta e folle che alberga nella mia mente poiché sono già in corso politiche e accordi globali in questa direzione e fanno parte di questo grande piano VERDE.

Il più grande saccheggio mai visto

“L’idea di cattura e stoccaggio del carbonio non richiede nuove tecnologie, in quanto potrebbe essere sviluppata aumentando la superficie di terreno destinata alle scienze forestali o alla forestazione

Zero Assoluto

“Ci sono due implicazioni fondamentali sul modo in cui viviamo la nostra vita: primo, gli edifici diventeranno molto più costosi a causa delle restrizioni su nuove costruzioni che genereranno una notevole scarsità; secondo: i trasporti diventeranno molto più costosi perché i limiti ai viaggi aerei genereranno un eccesso di domanda per altre forme di trasporto. Per costoso intendiamo i costi diretti per un individuo o un’impresa, ma anche i costi indiretti in termini di minore qualità. Ci aspettiamo che questi due cambiamenti sostanziali portino a una pressione sulla quantità di spazio utilizzata da un individuo e anche su dove le persone scelgono di vivere e lavorare. Questo indica una maggiore centralizzazione, con affollamento nelle città

Zero Assoluto

“Stanno cercando di fondere il cambiamento climatico con il Covid” spiega Whitney Webb in un’intervista di Corbett Report che vi consiglio di vedere.

“Nel settembre 2021 (il sistema bancario multilaterale di sviluppo, la Fondazione Rockefeller e) la Borsa di New York (NYSE) ha annunciato di aver sviluppato una nuova classe di asset finanziario “concepito” per preservare e ripristinare le risorse naturali che sostengono la capacità della vita sulla Terra”, in realtà “una nuova classe di attività finanziaria che metterà in vendita non solo l’intero patrimonio naturale, ma i processi alla base di tutta la vita con il pretesto di promuovere la “sostenibilità. Definita como Società di Risorse Naturali (Natural Asset Company), o NAC, lo strumento consentirà la formazione di società specializzate “che detengono i diritti sui servizi ecosistemici prodotti su un determinato territorio, servizi come la cattura del carbonio o l’acqua pulita”. Questi NAC manterranno, gestiranno e faranno crescere le risorse naturali trasformandole in rosorse commerciabili, con l’obiettivo di massimizzare gli aspetti di tale risorsa naturale che l’azienda considera redditizi”.

“I NAC consentiranno non solo agli ecosistemi di diventare risorse finanziarie, ma stabiliranno anche chi ha diritto ai “servizi del ecosistema” o i benefici le persone possono ricevere dalla natura. Questi includono la produzione alimentare, il turismo, l’acqua pulita, la biodiversità, l’impollinazione, la cattura del carbonio e molto altro ancora”.

“Con i NAC, il NYSE e il Gruppo di Scambio Intrinseco (l’Intrinsic Exchange Group – IEG) stanno ora mettendo in vendita la totalità del patrimonio naturale. Sebbene affermino che ciò “trasformerà la nostra economia in un mercato più equo, resiliente e sostenibile”, è chiaro che i futuri “proprietari” del patrimonio naturale e dei processi naturali saranno gli unici veri beneficiari”.

Webb spiega come funzionerà tutto questo: “I NAC iniziano prima con l’identificazione di un bene naturale, come una foresta o un lago, che viene poi quantificato utilizzando protocolli specifici creati ad hoc. Tali protocolli sono già stati sviluppati da gruppi affini come la Capitals Coalition (Coalizione dei Capitali), che è socia di diversi partner di IEG, nonché del Forum Economico Mondiale e varie coalizioni di multinazionali. Quindi, viene creato un NAC e la struttura dell’azienda decide chi ha i diritti sulla produttività di quel bene naturale, nonché i diritti di decidere come gestire e governare quel bene naturale. Infine, un NAC viene “convertito” in capitale finanziario mediante il lancio di un’offerta pubblica iniziale in borsa. Il NAC e i suoi dipendenti, amministratori e proprietari non sono necessariamente i proprietari del bene naturale stesso dopo questo passaggio finale. Invece, come osserva IEG, il NAC è semplicemente l’emittente mentre i potenziali acquirenti del bene naturale rappresentato dal NAC possono includere: investitori istituzionali, investitori, individui e istituzioni private, società, fondi sovrani e banche di sviluppo multilaterali. Pertanto, le società di gestione patrimoniale che essenzialmente possiedono già gran parte del mondo, come Blackrock, potrebbero così diventare proprietarie di processi naturali, risorse naturali e delle stesse fondamenta della vita naturale che saranno presto monetizzati”.

L’obiettivo “è davvero un profitto infinito dai processi naturali e dagli ecosistemi che in precedenza erano considerati parte dei “beni comuni”, ovvero le risorse culturali e naturali accessibili a tutti i membri di una società, compresi i patrimoni naturali come aria, acqua e la terra abitabile. L’obiettivo finale dei NAC non è la sostenibilità o la conservazione: è la finanziarizzazione della natura, ovvero trasformare la natura in una merce che può essere utilizzata per mantenere l’attuale e corrotta economia in piena espansione di Wall Street con il pretesto di proteggere l’ambiente e prevenirne l’ulteriore degrado. Infatti, IEG lo chiarisce quando osserva che i “benefici” dei NAC non risiedono nel loro potenziale per migliorare il benessere ambientale o la sostenibilità, ma nelle dimensioni di questa nuova classe di attività finanziaria, che chiamano “Economia della Natura” “.

“Infatti, mentre i vari asset finanziari dell’economia attuale hanno un valore di circa 512 trilioni di dollari, con i nuovi tipi di asset sbloccati dai NAC superano significativamente i 4.000 trilioni di dollari (ovvero 4 quadrilioni). Pertanto, i NAC forniscono un nuovo terreno fertile per le banche e le istituzioni finanziarie predatrici di Wall Street che consentirà loro non solo di dominare l’economia umana, ma l’intero patrimonio naturale. Nel mondo attualmente in costruzione da queste e da entità affini, dove anche la libertà viene riformulata non come un diritto ma come “un servizio”, i processi naturali da cui dipende la vita stessa vengono allo stesso modo riformulati come beni, beni che avranno proprietari. Quei “proprietari” alla fine avranno il diritto, in questo nuovo sistema, di stabilire chi ha accesso all’acqua potabile, all’aria pulita, alla natura stessa e a quale costo”.

“Secondo Cory Morningstar“, una giornalista investigativa indipendente, “uno degli altri obiettivi della creazione “dell’Economia della Natura”, efficacemente confezionata per Wall Street tramite i NAC, è quello di far avanzare drasticamente gli enormi sforzi di accaparramento di terre realizzato da Wall Street e dalla classe oligarchica negli ultimi anni. Ciò include i recenti furti di terre da parte delle aziende di Wall Street e dei “filantropi” miliardari come Bill Gates durante la crisi del COVID. Tuttavia, l’accaparramento delle terre facilitato dallo sviluppo dei NAC riguarderà in gran parte le comunità indigene nei paesi in via di sviluppo”. Una politica già in atto e una tragedia per milioni di indigeni nel mondo, come denunciato da Survival International.

E sappiamo che possono iniziare nel terzo mondo, con terre indigene, ma poi arriveranno al primo.

“È un piano di inventario e gestione per controllare tutta la terra, tutta l’acqua, tutte le piante, tutti i minerali, tutti gli animali, tutte le costruzioni, tutti i mezzi di produzione, tutta l’informazione, tutta l’energia, tutta l’istruzione e tutti gli esseri umani nel mondo”, afferma Whitney Webb. E tutto questo è l’incoronazione dell’Alleanza Finanziaria di Glasgow per Emissioni Zero (Glasgow Financial Alliance for Net Zero) “originariamente un accordo delle Nazioni Unite firmato nel 1992 dall’allora Presidente George Bush e da altri 178 leader nazionali. Ma questo progetto verde affonda le sue radici negli anni ’70. È uscito alle Nazioni Unite nel 1987 nel libro Il Nostro Futuro Comune (Our Common Future), lì è stato coniato per la prima volta il termine sviluppo sostenibile e formalmente definito. Ma è un processo politico che ha avuto inizio in precedenti riunioni delle Nazioni Unite. Ad esempio nel 1972 e nel 1976 è stato stabilito che la proprietà privata della terra è una minaccia per l’equità sociale”.

Alle nostre spalle – poiché i media corrotti non fanno il loro lavoro e non ci informano di ciò che sta realmente accadendo – stanno facendo passi importanti per trasformare il sistema a nostro danno e solo a loro vantaggio. Ad esempio, lo scorso novembre un’alleanza “guidata dall’industria, e convocata dalle Nazioni Unite”, tra istituti bancari e istituzioni finanziare private ha annunciato alla Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP26) del 2021 nuovi piani per rivedere il ruolo delle istituzioni finanziarie globali e regionali, inclusa la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, come parte di un più ampio piano per “trasformare” il sistema finanziario globale e per erodere ulteriormente la sovranità nazionale dei paesi in via di sviluppo”.

Come avevo anticipato nel raportage L’allarmante Sistema di Credito Sociale cinese e l’aumento del controllo nel mondo del 2018, coloro che dirigono il mondo possono iniziare in un paese lontano ma l’obiettivo è l’intero pianeta. Alcuni affermano che il modello che stanno seguendo e mettendo in atto è quello utilizzato per l’istituzione di aree protette negli Stati Uniti, come il Parco Nazionale Yosemite, alla fine del 19° secolo, attraverso l’espulsione delle popolazioni autoctone native americane che vi abitavano.

In sintesi, in nome del cambiamento climatico, ovunque le persone saranno costrette a lasciare le proprie terre e costrette a vivere in città, in centri urbani, dove l’estrema povertà diventerà la norma e dove non sarà consentita la libera circolazione. Le menti delle persone, la loro percezione della realtà saranno formate dalla propaganda dei media e dagli algoritmi e dalla censura di Internet. Le persone saranno completamente sotto controllo attraverso i loro ID digitali grazie ai telefoni cellulari, ai loro computer e alle tecnologie Internet. E solo un piccolo gruppo di persone molto ricche possiederà (e godrà) di tutta la natura e i beni della nostra Madre Terra. Sì, è il 1984 di Orwell. E sì, è distopico e sta succedendo adesso! E personalmente credo che quanto sta accadendo ora sia semplicemente la naturale evoluzione delle nostre pseudo democrazie. Le nostre società – e soprattutto quelle del primo e secondo mondo e le classi più o meno benestanti del tezo – potevao aspettarsi un’evoluzione diversa del capitalismo dopo aver sostenuto tirannie, mascherate o evidenti, per tanti secoli?

Ora la domanda fondamentale sembra essere: possono enormi masse di persone accettare di essere state ingannate, diventare consapevoli, abbandonare le loro vecchie fuorviate mentalità e modo di pensare, cambiare, prendere in mano la propria vita e armarsi di coraggio per creare un cambiamento verso società solidali e giuste?

In questo articolo non parlo della natura dei cambiamenti climatici che stiamo percependo e vedendo intorno a noi. Tuttavia, ritengo estremamente importante tenere a mente che la scienza e in particolare la “scienza ufficiale” non è solo guidata dai potenti ma è anche il risultato di ideologie. Le istituzioni ci hanno ripetuto che “nell’ultimo secolo o giù di lì, gli esseri umani hanno interferito con l’equilibrio energetico del pianeta, principalmente attraverso la combustione di combustibili fossili che aggiungono anidride carbonica all’aria. Il livello di anidride carbonica nell’atmosfera terrestre è in costante aumento da decenni e intrappola ulteriore calore vicino alla superficie terrestre, provocando un aumento delle temperature”, ci ripetono continuamente. Tuttavia, poiché i nostri punti di vista sulla questione sono limitati a uno spettro circoscritto di pensiero, dovremmo essere consapevoli che le ragioni del riscaldamento globale – se esiste – potrebbero risiedere altrove. Per esempio, alcuni dicono che la Terra abbia vissuto periodi di riscaldamento estremo nel corso dei secoli. Avete sentito qualche dibattito serio su questo tema? Personalmente trovo molto interessante la prospettiva degli Hopi (gli Hopi sono una nazione nativa americana degli Stati Uniti) che riassumo in questa domanda: Cosa succede quando si continua ad estrarre materiali, minerali, gas, a drenare acqua (fresca, fredda) e liquidi in grandi quantità dalle viscere della Terra?

Anche se credo che domande come questa potrebbero portarci a nuove risposte e visioni, indubbiamente ciò che stiamo vivendo con il COVID sta portando molte persone e intere società alla disperazione, al collasso economico, all’inflazione, alla recessione, a maggiori disuguaglianze. Fa parte del piano?

“I grandi cambiamenti nella produzione avranno impatti devastanti. È probabile che le comunità rurali o più isolate siano colpite in modo sproporzionato. Il maggiore impatto destabilizzante, tuttavia, è intergenerazionale: il costo per raggiungere lo Zero Assoluto sarà a carico dell’attuale generazione

Zero Assoluto

“I cambiamenti di comportamento per raggiungere lo Zero Assoluto sono chiaramente sostanziali. In linea di principio, questi cambiamenti potrebbero essere indotti modificando i prezzi e fornendo così chiari incentivi al cambiamento del comportamento

Zero Assoluto

Dobbiamo capire che questo processo di chiusura delle economie è deliberato – in società basate su attività economiche per produrre e sopravvivere

Global Research

La resistenza e l’opposizione delle persone contro questi cambiamenti può scoraggiare i politici, le loro “forze armate” e i loro padroni nei loro obiettivi. E può avere lo stesso effetto, almeno temporaneamente, l’opposizione tra i politici come è successo di recente (per puri interessi e valutazioni nazionali suppongo) con la proposta dell’Unione Europea che mirava a vietare alle persone di vendere o affittare la propria proprietà se quest’ultima non può essere ristrutturata e adeguata a zero emissioni; o con la recente inclusione del gas naturale all’interno dell’Elenco UE delle energie verdi sostenibili. Ma senza dubbio, continueranno a schiacciarci!

Abbiamo un solo modo per fermare tutte queste assurdità criminali, crudeli, offensive, arroganti, usurpatrici, psicopatiche, distruttive e incivili. Per natura siamo tutti ugualmente figli della nostra Madre Terra. Tutti abbiamo diritto ad essa e doveri nei suoi confronti.

Udo Ulfkotte, noto giornalista e autore tedesco, definito da Wikipedia un ‘teorico della cospirazione’ – probabilmente tutti coloro che sono critici nei confronti del sistema sanno già cosa sia e come funziona Wikipedia – tre anni prima della sua misteriosa morte nel 2017 pubblicava: Gekaufte Journalisten (Giornalisti Comprati: Come i Politici, i Servizi Segreti (statunitensi!) e l’Alta Finanza Guidano i Mass Media Tedeschi), un libro attualmente censurato nel mercato di lingua inglese ma che grazie ad una piccola casa editrice puoi leggere in italiano. In esso Ulfkotte descrive come operano:

“Jean-Claude Juncker, capo di lunga data del governo lussemburghese e ora capo della Commissione europea, ci racconta come funziona:

“Decidiamo qualcosa, poi la depositiamo nella stanza e aspettiamo un po’ di tempo per vedere cosa succede. Se non ci sono grandi critiche e opposizioni, perché la maggior parte delle persone non capisce cosa è stato deciso, allora continueremo, passo dopo passo, fino a quando NON ci sarà alcuna possibilità di tornare indietro” “.

AUTRICE. Katia Novella Miller è una scrittrice e ricercatrice indipendente interessata a temi che trova importanti per il bene comune dell’umanità. ”I miei obiettivi sono la ricerca della verità e smascherare i nostri sensi della normalità e della realtà”. Per contattarla: katianovellamiller@protonmail.com . Per maggiori informazioni vai a About Us / Quiénes Somos

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