Il Sistema è Totalmente Corrotto: i Giudici e i Politici Coinvolti nei Processi di Assange



“Secondo la mia valutazione, in termini di processo legale e degli enormi rischi socio-politici ad esso associati, il processo a Julian Assange potrebbe rivelarsi il più grande scandalo giudiziario dei nostri tempi. La spietata persecuzione che quest’uomo ha subito e lo spudorato tradimento della giustizia e dei diritti umani dimostrato da tutti i governi coinvolti sono al di là del vergognoso – minano profondamente la credibilità, l’integrità e la sostenibilità della democrazia occidentale e dello stato di diritto”.

Nils Meltzer, ex Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti.

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Di Katia Novella Miller

REPORT. Intrappolato in un interminabile processo farsa, il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, sta perdendo la salute e la vita all’interno delle mura di un carcere di massima sicurezza britannico, soprannominato “La baia britannica di Guantanamo” (Britain’s Guantanamo Bay).

Dopo molti anni di persecuzioni da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, ora Julian Assange rischia una condanna a 175 anni se estradato negli Stati Uniti per aver rivelato crimini di guerra e violazioni dei diritti umani, in altre parole per aver fatto ciò che dovrebbe fare un buon giornalista.

Tutti i sostenitori di Assange hanno evidenziato l’illegalità dei suoi processi londinesi in questi anni, tuttavia pochissime persone sanno chi sono i giudici e i politici britannici coinvolti nel suo caso. Obiettivo di questo report è proprio quello di colmare questa lacuna.

Magistrato Capo di Westminister, Emma Arbuthnot, e suo marito.

Il Magistrato Capo di Westminister Emma Arbuthnot. Nonostante sia sposata con un uomo profondamente coinvolto nelle industrie della difesa, militare, dell’intelligence, della sicurezza informatica e degli armamenti, il giudice Emma Arbuthnon non solo ha deciso di confermare il mandato di arresto di Assange nel 2018, ma ha anche presieduto il procedimento di estradizione statunitense contro Assange fino all’estate del 2019.

La prima sentenza di Arbuthnot su Assange è stata emessa nel febbraio 2018, quando gli avvocati di Assange avevano chiesto la revoca del suo mandato d’arresto dopo che l’indagine svedese sulle accuse di violenza sessuale era stata archiviata, revoca che fu rifiutata. Emma Arbuthnot ha anche respinto le conclusioni del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione Arbitraria – un organismo composto da esperti legali internazionali – secondo cui Assange era stato “detenuto arbitrariamente”. Arbuthnot definì invece la permanenza di Assange nell’ambasciata dell’Ecuador “volontaria”, affermando che lo stato di salute fisica e mentale di Assange era di minore importanza. Ora vediamo cosa è stato rivelato finora su questo giudice.

“Suo marito, Lord James Arbuthnot, non solo siede tra i conservatori alla Camera dei Lord, ma ha anche ricoperto posizioni di rilievo nell’industria della difesa britannica per decenni e, fino al 2014, è stato presidente del Defense Select Committee (Comitato Ristretto della Difesa), il cui compito include la supervisione dell’esercito britannico. Il nocciolo della questione: WikiLeaks avrebbe pubblicato numerosi documenti relativi ad attività di organizzazioni e individui con stretti legami professionali e politici con Lord Arbuthnot”, ha scritto l’ex Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, Nils Melzer, nel suo libro The Trial of Julian Assange (Il Processo a Julian Assange, recentemente pubblicato in italiano).

Eccellenti indagini sugli Arbuthnots sono state pubblicate da Declassified UK e dal giornale indipendente sudafricano online Daily Maverick. Vediamo cosa hanno scoperto:

“Lord James Arbuthnot, un ex consigliere conservatore della Difesa con legami con l’apparato militare e dell’intelligence britannica, ha lavorato a stretto contatto con l’organizzazione neoconservatrice Henry Jackson Society (HJS), un gruppo di pressione con un’agenda fortemente anti-Assange. Secondo le pagine web archiviate dell’HJS, Lord Arbuthnot ha fatto parte del “consiglio politico” dell’organizzazione per diversi anni”, ha rivelato Declassified UK.

“L’HJS è strettamente allineato con il movimento neoconservatore negli Stati Uniti e ha accesso ai più alti livelli del governo statunitense e della sua comunità di intelligence. Durante la sua visita nel Regno Unito nel luglio 2020, il Segretario di Stato – ed ex direttore della CIA, Mike Pompeo – ha parlato a una tavola rotonda organizzata dall’HJS“.

“Uno dei “mecenati internazionali” dell’HJS è James Woolsey, direttore della CIA dal 1993 al 1995, mentre uno dei firmatari della sua Dichiarazione di principi – che promuove il potere militare occidentale – è Richard Dearlove, l’ex capo dell’MI6” (il servizio segreto britannico).

Inoltre, “Lord Arbuthnot è stato dal 2016 al 2017 direttore di SC Strategy, una società di consulenza creata da Sir John Scarlett, l’ex capo dell’MI6 che era stato dietro il “falso dossier” usato da Tony Blair per spingere per la guerra con l’Iraq”.

In un report del 2019, il Daily Maverick ha rivelato che il marito del giudice Emma Arbuthnot “è attualmente anche un funzionario del gruppo parlamentare misto sulla sicurezza informatica diretto dal gruppo per la sicurezza delle informazioni, l’Information Security Group (ISG), presso l’Università Royal Holloway di Londra” e “un ex membro del Comitato Congiunto per la Strategia di Sicurezza Nazionale e del Comitato per i Disegni di Legge sulle Forze Armate”.

“È un presidente retribuito del comitato consultivo della società militare Thales Group, e fino all’inizio di quest’anno è stato consigliere della compagnia di armi Babcock International. Entrambe le società hanno importanti contratti con il Ministero della Difesa del Regno Unito (MOD)”.

Declassified UK ha inoltre rivelato che Lady Arbuthnot ha ricevuto personalmente benefici finanziari da organizzazioni segrete “partner” del Ministero degli Esteri del Regno Unito, chiamate Tertulias e Tatlidil.

Tertulias è un “forum annuale bilaterale” segreto “tra Regno Unito e Spagna” mentre Tatlidil è il suo omologo turco-britannico.

Tatlidil, è stato fondato nel 2011 dall’allora Primo Ministro David Cameron e dal suo omologo turco Recep Tayyip Erdoğan. Descrive i suoi obiettivi come “facilitare e rafforzare le relazioni tra la Repubblica di Turchia e il Regno Unito a livello di governo, diplomazia, affari, università e media”.

Sebbene “gli incontri annuali delle Tertulias, tra il Regno Unito e la Spagna, si tengano fin dal 1989, l’organizzazione non ha una presenza pubblica e non fornisce alcuna documentazione sugli eventi. Declassified UK ha scoperto che il suo attuale presidente è Jose de Areilza, un professore di diritto spagnolo che è anche membro del Consiglio del Ministero della Difesa spagnolo (nel 2020)”.

“Sia Tertulias che Tatlidil sono forum segreti di cui si sa poco e non sono ovviamente collegati – ma Declassified UK ha scoperto che l’indirizzo nel Regno Unito delle due organizzazioni era lo stesso”.

Lady Arbuthnot.

Allo stesso modo Lady Arbuthnot è stata personalmente “beneficiata insieme a suo marito da finanziamenti da due fonti che sono state direttamente colpite dalle rivelazioni di WikiLeaks. Nell’ottobre 2014, Lady Arbuthnot ha ricevuto biglietti del valore di 1.250 sterline (1.417 euro) per lo spettacolo floreale Chelsea Flower Show di Londra insieme a suo marito. I biglietti sono stati forniti dalla società di gestione Bechtel Management Company Ltd, parte della grande società militare statunitense Bechtel, i cui contratti con il Ministero della Difesa britannico includono un progetto del valore di 215 milioni di euro per trasformare la sua Defence Equipment & Support Organisation, l’ente che acquista e  supporta tutto l’equipaggiamento utilizzato dalle forze armate britanniche. Un’altro dei rami di attività di Bechtel è la “sicurezza informatica industriale”, un termine che è spesso un eufemismo per la guerra informatica e la tecnologia di sorveglianza. Le pubblicazioni di WikiLeaks sulla Bechtel hanno mostrato gli stretti legami dell’azienda con la politica estera degli Stati Uniti”.

Come se tutto ciò non bastasse ad evidenziare chiaramente il conflitto di interessi del giudice Arbuthnot riguardo alla sua presidenza del procedimento contro Assange: anche suo figlio, si è scoperto, è profondamente implicato nell’industria della difesa e dell’intelligence.

Alexander Arbuthnot “è il vicepresidente e consigliere per la sicurezza informatica di una società che ha fortemente investito in una azienda fondata da GCHQ (organizzazione britannica di intelligence e sicurezza incaricata di fornire informazioni di intelligence al governo e alle forze armate del Regno Unito) e l’MI5 (l’agenzia di controspionaggio e sicurezza interna del Regno Unito) che cerca di fermare le fughe di dati. Il datore di lavoro di Alexander Arbuthnot, la società di private equity (capitale netto) Vitruvian Partners, ha una partecipazione multimilionaria in Darktrace, una società di sicurezza informatica i cui lavoratori sono funzionari reclutati direttamente nell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) e nella CIA degli Stati Uniti” – esattamente le due agenzie di intelligence dietro l’accusa del governo degli Stati Uniti contro Julian Assange per la pubblicazione di documenti segreti.

Darktrace, che Alexander Arbuthnot descrive come una società di “sicurezza informatica basata sull’intelligenza artificiale”, è stata fondata da membri della comunità dell’intelligence del Regno Unito nel giugno 2013″, ha riferito il Daily Maverick nel novembre 2019. “La partecipazione di Vitruvian in Darktrace, sembra essere stata stabilita in risposta alle fughe di dati per opera di Chelsea Manning, che li consegnò a WikiLeaks di Julian Assange, e dell’informatore della NSA Edward Snowden.

“Come ha affermato Channel 4 News quando Darktrace è stata lanciata: “Sulla scia delle massicce fughe di dati provocate da Edward Snowden e Bradley Manning, Darktrace si rivolge a clienti aziendali e governativi promettendo di rintracciare dipendenti o intrusi fastidiosi che si trovano già all’interno dei programmi di sicurezza (firewall)”.

“Nel novembre 2013, Mike Lynch, l’investitore che aveva ideato Darktrace, ha esaltato le virtù dell’azienda in una conferenza a Londra con Alec Ross, consulente tecnologico dell’allora Segretario di Stato Hillary Clinton, e Martin Howard, direttore della politica informatica di GCHQ – Ross personalmente era stato critico nei confronti di Julian Assange”.

“La conferenza era stata organizzata da IRM, una azienda di consulenza sulla sicurezza informatica di Cheltenham, nel cui comitato consultivo il marito di Lady Arbuthnot, Lord Arbuthnot, ha fatto parte fino a novembre 2018″.

“L’azienda ha rapidamente attinto alla comunità dell’intelligence statunitense per trovare nuovo personale. Nel luglio 2014, Darktrace ha annunciato il reclutamento di “due alti funzionari della comunità dell’intelligence statunitense”, in particolare della NSA. Uno era Jim Penrose, che aveva trascorso 17 anni presso l’agenzia come esperto di sicurezza dei dati ed era stato capo dell’Operational Discovery Center (Centro Operativo di Scoperta), aiutando a sviluppare nuove capacità di intelligence dei segnali: i programmi di sorveglianza di massa rivelati da Edward Snowden”.

L’azienda un anno dopo il suo lancio ha aperto un ufficio negli Stati Uniti.

Inoltre, “Alexander Arbuthnot è legato a un’altra società che si occupa di contrastare le fughe di notizie, e WikiLeaks in particolare. Dal 2010 al 2016 ha lavorato presso Symantec, una società statunitense che produce soluzioni per la sicurezza informatica e la perdita di dati e che ha contratti con il governo degli Stati Uniti. Arbuthnot, dopo un po’ di tempo, divenne il capo delle vendite globali dell’azienda”.

(Per ulteriori e più dettagliate informazioni sugli Arbuthnot potete leggere gli articoli elencati alla fine di questo articolo).

Secondo quanto riferito, nel novembre 2019 la giudice Lady Arbuthnot si è ritirata dal presiedere direttamente il caso di Assange a causa di una “percezione di parzialità”, ma non fu chiarito a cosa si riferisse. Arbuthnot ha infatti rifiutato di ammettere che c’era un conflitto di interessi e il suo rifiuto ha significato che la squadra di difesa di Assange non poteva chiedere la revisione le sue sentenze. Inoltre, farsi da parte non significava che il giudice Arbuthnot non fosse più coinvolta nel caso di Assange. Aveva ancora “una mano guida nell’esito dell’udienza a causa del fatto che ricopriva un ruolo di supervisione a sostegno dei giudici minori della sua giurisdizione. E questa supervisione includeva la giudice Vanessa Baraitser”, che divenne il giudice incaricato del caso di Assange dopo la sua ritirata.



Il giudice distrettuale Michael Snow. Quando Assange è stato prelevato dall’ambasciata ecuadoriana dalla polizia britannica nell’aprile 2019, il giudice distrettuale Michael Snow ha messo alla gogna le accuse di Assange sul conflitto di interessi di Lady Arbuthnot: “La sua affermazione secondo cui non ha avuto un processo equo è ridicola. E il suo comportamento è quello di un narcisista che non può andare oltre i propri opportunistici interessi”, disse Snow alla Corte.

“La facilità con cui il giudice Snow ha ridicolizzato e insultato Assange in pubblica udienza è stata sorprendente. Un anno prima, anche il giudice Arbuthnot aveva banalizzato apertamente Assange… Entrambi i giudici dovevano essere piuttosto fiduciosi che il loro atteggiamento esprimesse un consenso su Julian Assange condiviso non solo all’interno della magistratura britannica, ma anche all’interno degli altri rami del governo e dell’industria dei media”, ha scritto Nils Meltzer. Irrispettoso dei requisiti di un processo giusto, Snow “ha concesso ad Assange non più di quindici minuti di tempo per prepararsi insieme al suo avvocato, e poi ha portato a termine l’intera udienza in meno di mezz’ora. Ecco come appaiono i processi sommari ovunque nel mondo”, ha puntualizzato Melzer.

Giudice Deborah Taylor.

Giudice Deborah Taylor. Il 1° maggio la giudice Deborah Taylor ha emesso la sentenza: cinquanta settimane di carcere. “Secondo Taylor, era “difficile immaginare un esempio più grave di violazione della libertà su cauzione”. Del resto, ha spiegato (Deborah Taylor), la sorveglianza di Assange durante i suoi anni all’ambasciata ecuadoriana era costata ai contribuenti britannici 16 milioni di sterline (18.145.000 euro)! L’assurdità del suo ragionamento è evidente. La gravità di un reato non aumenta con il costo della sorveglianza dell’indagato. Per gli standard britannici, cinquanta settimane di carcere per violazione della libertà su cauzione è una sanzione del tutto sproporzionata”, ha affermato Nils Melzer, che è anche professore e avvocato di diritto internazionale. Dopo la condanna di Taylor, Assange è stato riportato nella prigione londinese di Belmarsh.

Sajid Javid.

Il Ministro dell’Interno britannico Sajid Javid. Declassified UK ha rivelato che “Sajid Javid, che come Ministro degli Interni nel 2019 aveva approvato la richiesta iniziale di estradizione degli Stati Uniti per Assange, ha partecipato a sei riunioni segrete organizzate da un istituto statunitense che ha pubblicato appelli per l’assassinio o l’eliminazione di Assange”.

Nel gennaio 2020, Declassified UK ha richiesto informazioni sul periodo in cui Sajid Javid era Ministro degli Interni, dall’aprile 2018 al luglio 2019, al Ministero dell’Interno, che ha risposto: “Abbiamo effettuato un’approfondita ricerca e abbiamo appurato che il Ministero dell’Interno non detiene le informazioni da voi richieste”. Apparentemente, era riluttante a divulgare quelle informazioni.

Il giudice del tribunale distrettuale Vanessa Baraister e Julian Assange.

La giudice del tribunale distrettuale Vanessa Baraister. “Nel settembre 2020 si è tenuta un’udienza di tre settimane per l’estradizione di Assange. Il 4 gennaio, la giudice del tribunale distrettuale Vanessa Baraitser ha emesso la sua decisione negando la richiesta dell’amministrazione di Donald Trump di estradare Assange negli Stati Uniti per essere processato e respingendo tutte le argomentazioni di Assange. La giudice Baraitser stabilì che Assange sarebbe stato ad alto rischio di suicidio alla luce del suo stato mentale e delle condizioni in cui sarebbe detenuto nelle carceri statunitensi. Sulla sua decisione, l’ex Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, Nils Melzer, ha sottolineato che quella della Baraister era “una trappola brillantemente concepita”.

Un processo farsa. Come è stato ampiamente riportato dai media indipendenti, l’accesso all’aula era fortemente limitato. Assange è stato ingabbiato dietro un vetro antiproiettile collocato in fondo all’aula. Non poteva essere ascoltato né udire ciò che veniva detto. Assange “non poteva ricevere alcun documento dai suoi avvocati, o passare loro appunti”.

Secondo Meltzer, la giudice Baraister aveva il compito di prevenire ulteriori richieste di ricusazione contro il giudice Arbuthnot. “Data l’importanza politica di questo caso – ha scritto Meltzer – sembra impossibile che lei abbia così apertamente ignorato le norme di un giusto processo senza indicazioni, approvazione o ordini dall’alto. La giudice Baraister ha completamente ignorato il fatto che, nel corso del dibattimento probatorio, ogni singola accusa su cui fondava la sua argomentazione si era rivelata insostenibile”.

Una trappola brillantemente concepita. Con la sua sentenza, la giudice Baraister “ha stabilito un precedente generico terrificante con un effetto deterrente globale sugli altri giornalisti, pubblicisti e attivisti” e “ha posto le basi legali per la persecuzione di chiunque, in qualsiasi parte del mondo, osi svelare gli sporchi segreti di un governo e per privare gli imputati del diritto di giustificare le loro azioni sulla base dell’interesse pubblico; un assoluto dovere di silenzio davanti alle prove classificate di crimini sponsorizzati dallo Stato – una legge di omertà globale”.

Meltzer sottolinea anche che “rifiutando di estradare Assange, la giudice Baraister ha convenientemente passato la palla agli Stati Uniti” in quanto sarebbe toccato al governo degli Stati Uniti, e non ai legali di Assange, presentare ricorso e, quindi, scegliere i quesiti legali che sarebbero stati esaminati dall’Alta Corte. In un tale scenario l’Alta Corte britannica non dovrà esaminare nessuno dei ricorsi legali di Assange”.

La nomina di Baraitser a presiedere il caso Assange rimane controversa e la decisione poco trasparente. È probabile che il Magistrato Capo Lady Emma Arbuthnot sia stata coinvolta nella decisione di assegnare alla Baraitser il caso nel 2019.

Come riportato dal Daily Maverick, “il Magistrato Capo – in questo caso la giudice Emma Arbuthnot, su cui ho scritto ampliamente all’inizio di questo report – ha una “responsabilità di leadership” per i circa 300 giudici distrettuali e supplenti in Inghilterra e Galles. Arbuthnot presiede “molti dei casi più delicati o complessi nei tribunali dei magistrati e in particolare i casi di estradizione e giurisdizione speciale. Il ruolo di Arbuthnot include anche il “supporto e la guida” dei giudici distrettuali come la Baraitser e la “cooperazione con gli alti magistrati e i giudici che presiedono” sui casi su cui stanno dando una sentenza”.

Baraister è stata nominata giudice distrettuale nell’ottobre 2011 presso il Chief Magistrate’s Office (Ufficio del Magistrato Capo) di Londra, dopo essere stata ammessa come avvocato nel 1994. Non sono disponibili altre informazioni di dominio pubblico su di lei.

Una richiesta di accesso agli atti, ai sensi della legge sulla libertà di informazione (Freedom of Information Act – FOIA), è stata inviata da Declassified UK al Ministero della Giustizia (MOJ) il 28 febbraio 2020, richiedendo un elenco di tutti i casi sui quali Baraitser si è pronunciata da quando è stata nominata nel 2011. Senza rispettare il termine per una risposta (20 giorni), “due mesi dopo, un responsabile dell’informazione ha risposto che poteva “confermare” di essere in possesso di “alcune delle informazioni richieste”. Ma la richiesta è stata respinta poiché il funzionario sosteneva che non era coerente con la legge di riforma costituzionale (Constitutional Reform Act). “La magistratura non è un ente pubblico ai sensi della legge sulla libertà di informazione (FOIA) e le richieste che chiedono di divulgare tutti i casi su cui si è pronunciato un giudice sono quindi al di fuori dell’ambito del FOIA”, ha scritto il funzionario”, ha riferito Declassified UK.

Priti Patel, ex Ministra degli Interni del Regno Unito.

Priti Patel, ex Ministra degli Interni del Regno Unito. Patel ha firmato l’ordine di estradizione di Assage negli Stati Uniti nel giugno 2022. Declassified UK ha scoperto che Priti Patel “è stata anche strettamente coinvolta con la Henry Jackson Society, e che incluso ha ricevuto benefici finanziari dal gruppo”. Patel si è “seduta accanto a Lord Arbuthnot nel consiglio politico dell’HJS dal 2013 al 2016″.

“Subito dopo essere diventata deputata nel 2010, Patel è stata nominata funzionario parlamentare di un altro potente gruppo di lobby di destra, i Conservative Friends of Israel (Amici conservatori di Israele – CFI), mentre Lord Arbuthnot fungeva da presidente parlamentare del gruppo lobbista. CFI è stato descritto da Channel 4 come “senza dubbio il più ben collegato e probabilmente il meglio finanziato di tutti i gruppi di pressione di Westminster”.

“Nell’ottobre 2019, in qualità di Ministra degli Interni, Patel ha visitato Washington DC per incontrare William Barr, il Procuratore Generale degli Stati Uniti che ora è responsabile del caso Assange come Capo del Dipartimento di Giustizia. Insieme hanno firmato il Clarifying Lawful Overseas Use of Data Act, o Cloud Act (Legge sulla Trasparenza dell’Uso Legale dei Dati all’Estero) che rende più facile per le forze dell’ordine statunitensi e britanniche richiedere dati elettronici sui bersagli mentre intraprendono indagini”.

“Il 15 maggio 2020, Declassified UK ha inviato un’ulteriore richiesta ai sensi della legge sulla libertà di informazione al Ministero dell’Interno, chiedendo informazioni su eventuali telefonate o e-mail effettuate o ricevute da Priti Patel in merito al caso Assange”.

“Il Ministero degli Interni ha risposto: “Non confermiamo né neghiamo di detenere alcuna informazione nell’ambito della vostra richiesta”, aggiungendo che il motivo era “proteggere i dati personali”.

Il giudice dell’Alta corte britannica Jonathan Swift. Dopo la sentenza della giudice Baraister che negava l’estradizione di Assange negli Stati Uniti, il 5 luglio 2021, il giudice Jonathan Swift ha stabilito che gli Stati Uniti potevano basare il proprio ricorso su tre delle loro cinque richieste.

Tanto per avere un’idea di chi sia Jonathan Swift. Secondo Wikipedia “Il 10 giugno 2022, Swift ha deliberato che i voli di espulsione verso il Ruanda dei richiedenti asilo respinti nel Regno Unito debbono essere autorizzati a procedere in quanto vi è un interesse pubblico materiale nel farlo”.

Inoltre, cercando in rete ho trovato un interessante articolo di intelligenceuk.com che elenca, tra altri giudici conservatori corrotti e ”fraudolenti”, il nome di Jonathan Swift.

Il giudice dell’Alta Corte Timothy Holroyde.

I giudici dell’Alta Corte Timothy Holroyde e Judith Farbey. L’11 agosto questi due giudici hanno accolto il ricorso del governo statunitense contro la decisione del giudice Swift concedendo agli Stati Uniti il ​​permesso di impugnare la sentenza della giudice Baraister nella sua totalità, inclusa la contestazione delle prove sulla salute mentale di Assange e sul rischio di suicidio”.

“È discutibile che avrebbe dovuto essere prestata un’attenzione più precisa e critica quando si considera l’imparzialità della testimonianza di un esperto che conteneva informazioni fuorvianti e omissioni significative”, affermò Timothy Holroyde. Il giudice si riferiva a “una dichiarazione scritta da uno degli esperti che testimoniò” sulla salute mentale di Assange, e che “non rivelò che il fondatore di WikiLeaks aveva una compagna e due figli”.

La giudice dell’Alta Corte Judith Farbey.

Non sappiamo molto di Judith Farbey. In una breve ricerca su Internet, ho trovato questa informazione che, dal mio punto di vista, dice molto su di lei: nell’ottobre 2022 al Birmingham Civil and Family Justice Centre (Centro di Giustizia Civile e Familiare di Birmingham) ha “rifiutato il permesso per un riesame giudiziario a una insegnante di scuola elementare (cristiana) licenziata dopo aver espresso preoccupazioni in materia di tutela circa la posizione della sua scuola che aveva confermato la transessualità di uno studente di 8 anni”.

Completamente insolito e contrario a ciò che chiunque può aspettarsi in un giusto processo, il Giudice Capo Timothy Holroyde, lo stesso giudice dell’Alta Corte che aveva annullato la precedente sentenza della giudice Baraister – che impediva agli Stati Uniti di presentare ricorso contro i problemi medici di Julian Assange – ha anche presieduto la importantissima udienza di appello degli USA all’Alta Corte con il giudice Ian Duncan Burnett.

Il giudice Ian Duncan Burnett.

Il giudice Ian Duncan Burnett. Il Giudice Capo Ian Burnett, il giudice più anziano in Inghilterra e Galles, nel dicembre 2021 ha ribaltato le conclusioni della giudice Baraister, consentendo l’estradizione di Assange negli Stati Uniti.

Chi è Ian Duncan Burnettt? Il giudice Ian Duncan Burnett ”è un caro amico di Sir Alan Duncan, che come Ministro degli Esteri (britannico) ha organizzato l’estrazione di Assange dall’ambasciata ecuadoriana”, ha scritto l’organo di stampa britannico Declassified UK. La connessione tra il giudice Burnett e Sir Duncan era stata rivelata per la prima volta dall’organo di stampa greco New Economy.

‘I due si conoscono sin dai tempi in cui erano studenti a Oxford, negli anni ’70. Sono amici dai tempi dell’università”.

“Burnett e sua moglie hanno partecipato alla cena di compleanno di Duncan in un club di Londra nel 2017”.

“Nei suo diario pubblicato di recente, In the Thick of it ( Nel bel mezzo di esso), Duncan ha scritto nel luglio 2017, di aver discusso con Burnett su diversi argomenti”, ha rivelato Declassified UK.

Alan Duncan.

“Duncan è stato Ministro degli Esteri per l’Europa e le Americhe dal 2016 al 2019. È stato il funzionario chiave nella campagna del governo britannico per estradare Assange dall’ambasciata. Da ministro, Duncan non ha nascosto la sua opposizione a Julian Assange, definendolo un “miserabile piccolo verme” in Parlamento, nel marzo 2018.

Duncan ha ammesso “di aver combinato un report di successo del Daily Mail – un quotidiano britannico – su Assange, che è stato pubblicato il giorno dopo l’arresto del giornalista, nell’aprile 2019″.

Inoltre, “Duncan ha visto la polizia britannica trascinare fuori dall’ambasciata ecuadoriana l’editore di WikiLeaks tramite una diretta dalla sala operativa, nel piano superiore del Ministero degli Esteri. E in seguito ha ammesso che stava “cercando di trattenersi dal sorridere compiaciuto” e che ha invitato nel suo ufficio parlamentare per un drink la squadra coinvolta nell’estrazione. Duncan è poi volato in Ecuador per incontrare l’allora Presidente Lenín Moreno per ringraziarlo”.

“Riconosciamo che l’obiettivo di questi carnefici, che hanno discusso del rapimento e dell’assassinio di Assange, è sempre stato il suo annientamento. Che Assange, che è in precarie condizioni di salute fisica e psicologica…, sia stato condannato a morte non devrebbe sorprendere”.

Chris Hedges

L’unico modo che abbiamo per salvare Assange e liberarci da queste classi dirigenti e istituzioni tiranniche, corrotte e perverse che ci stanno portando tutti verso l’abisso, è difendere la libertà di Assange. Più saremo, più le nostre voci saranno ascoltate.

Foto recente di Julian Assange, marzo 2023.

Ulteriori letture su questo tema:

https://jimmysllama.com/2020/08/26/16381/

https://declassifieduk.org/revealed-key-assange-prosecution-witness-is-part-of-academic-cluster-which-has-received-millions-of-pounds-from-uk-and-us-militaries/?utm_source=pocket_saves

https://www.dailymaverick.co.za/article/2019-11-14-julian-assanges-judge-and-her-husbands-links-to-the-british-military-establishment-exposed-by-wikileaks/

https://www.dailymaverick.co.za/article/2020-02-21-revealed-chief-magistrate-in-assange-case-received-financial-benefits-from-secretive-partner-organisations-of-uk-foreign-office/

https://www.dailymaverick.co.za/article/2019-11-15-conflicts-of-interest-judge-in-julian-assange-case-fails-to-declare-sons-links-to-uk-and-us-intelligence/

https://declassifieduk.org/as-british-judge-made-rulings-against-julian-assange-her-husband-was-involved-with-right-wing-lobby-group-briefing-against-wikileaks-founder/

https://www.dailymaverick.co.za/article/2020-07-31-uk-government-refuses-to-release-information-about-assange-judge-who-has-96-e

https://intelligenceuk.com/hhj-prince-mr-justice-swift-go-to-judicial-hall-of-shame-lady-justice-andrews/

https://english.alarabiya.net/News/world/2021/08/11/Julian-Assange-s-mental-health-becomes-focus-of-renewed-US-extradition-bid-

https://new-economy.gr/2022/04/20/assange-judge-orchestrated-arrest/


AUTRICE. Katia Novella Miller è una scrittrice e ricercatrice indipendente interessata a temi che trova importanti per il bene comune dell’umanità. ”I miei obiettivi sono la ricerca della verità e smascherare i nostri sensi della normalità e della realtà”. Per contattarla: katianovellamiller@protonmail.com . Per maggiori informazioni vai a About Us / Quiénes Somos


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